Assegno unico, chi sono i figli a carico

L’assegno unico sappiamo che spetta per i figli a carico. Chiediamo se per tali devono intendersi quelli a carico ai sensi “fiscali”, quindi quelli che hanno reddito inferiore al limite di legge (4.000 euro per figli fini a 24 anni).

L’assegno unico spetta a tutti i nuclei familiari indipendentemente dalla situazione lavorativa. Può essere chiesto:

  • per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, decorre dal settimo mese di gravidanza;
  • per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni a condizione che:
    • frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea;
    • svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui;
    • sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
    • svolga il servizio civile universale;
  • per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.

Dunque, deve trattarsi di figli a carico. Al riguardo, la stessa norma di riferimento dell’assegno unico stabilisce che a tal fine per “figli a carico” devono intendersi quelli appartenenti al nucleo familiare ai fini ISEE. Pertanto, non bisogna riferirsi alla definizione “fiscale”.

Ricordiamo che l’importo dell’assegno unico spettante dipende proprio dal valore ISEE del nucleo familiare. In mancanza di ISEE sarà corrisposto l’importo minimo.

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