Forfettario 2021 anche senza comunicazione al Fisco

Ho da poco aperto la partita Iva per svolgere attività di consulenza informatica on line. Nella dichiarazione di inizio attività non ho specificato la scelta per il regime forfettario. 

Possono comunque emettere le fatture senza Iva oppure sono costretto ad emettere le fatture con l’addebito dell’Iva e porre in essere tutti gli adempimenti previsti dalla normativa fiscale? L’omessa indicazione della scelta per il regime a forfait mi preclude la sua applicazione? 

Il fatto che nel modello AA9/12 non ha espressamente indicato la scelta per regime forfettario, ex legge 190/2014, non le preclude la sua applicazione. Infatti, ciò che conta è il comportamento concludente. L’emissione fatture senza Iva può essere considerato tale. Inoltre potrà emettere fatture in formato cartaceo.

Quanto appena detto  è stato confermato dall’Agenzia delle entrate con la circolare n°10/e 2016.

In tale documento di prassi è stato chiarito che:

i contribuenti che iniziano un’attività d’impresa, arte o professione e che presumono di rispettare i requisiti e le condizioni previste per l’applicazione del regime in esame, hanno l’obbligo di darne comunicazione nella dichiarazione di inizio attività, da presentare ai sensi dell’articolo 35 del D.P.R. 633 del 1972 (modello AA9/12); tale comunicazione non ha valore di opzione, trattandosi di un regime naturale, ma è richiesta unicamente ai fini anagrafici. L’omessa indicazione nella dichiarazione di inizio attività, dell’intenzione di applicare il regime forfetario non preclude, quindi, l’accesso al regime medesimo, ma è punibile con la sanzione amministrativa di cui all’articolo 11, comma 1, lett. a) del d.lgs. n. 471 del 1997 (da euro 250 a euro 2.000).

Tale sanzione è comunque ravvedibile, ex art.13 del D.Lgs 472/1997.

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