Contributo a fondo perduto: novità per le imprese senza calo di fatturato

Non ho potuto richiedere il contributo a fondo perduto di cui all’art.1 del decreto sostegni in quanto non rispettavo il requisito relativo alla perdita di fatturato. In sostanza, il fatturato 2020 era inferiore a quello 2019 di circa il 25%, dunque non rispettavo la percentuale minima del 30% prevista dallo stesso decreto.

Ho sentito che, in fase di conversione in legge del D.L. Sostegni, sono state introdotte delle novità anche in merito al requisito della perdita di fatturato; mi confermate che anche in assenza del calo di fatturato potrò richiedere il contributo a fondo perduto?

La risposta è affermativa ma è opportuno fare delle precisazioni e definire meglio la platea dei soggetti interessati dalle novità introdotte in fase di conversione in legge del D.L. 41/2021, decreto Sostegni. La Legge di conversione è stata approvata e a breve sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale, dopodiché entrerà in vigore.

Detto ciò, con il nuovo art-1-ter del D.L. 41/2021, viene introdotto un contributo a fondo perduto, diverso da quello previsto dall’art.1 dello stesso decreto. Il nuovo contributo a fondo perduto spetta ai contribuenti titolari di reddito d’impresa che hanno preso la partita Iva nel 2018 ma – come risulta dal Registro delle imprese presso la Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura – hanno iniziato l’attività nel 2019. Nello specifico, il contributo può essere chiesto da tali soggetti se non hanno avuto diritto al fondo perduto previsto per la generalità degli operatori economici (articolo 1 del Dl n. 41/2021). Non hanno avuto diritto, in quanto non rispettavano il requisito in base al quale l’ammontare medio mensile del fatturato 2020 deve essere inferiore almeno del 30% rispetto a quello del 2019.

Il nuovo contributo a fondo perduto spetta nella misura massima di 1.000 euro. Si applicano in quanto compatibili le disposizioni del citato articolo 1 disciplinanti l’“ordinario” contributo per titolari di reddito agrario ed esercenti attività d’impresa, arte o professione. Un decreto Mef dovrà stabilire i criteri e le modalità di attuazione della norma.

Anche ai fini del rispetto delle risorse finanziarie disponibili, pari a 20 milioni di euro.

 

Lascia un commento