Dichiarazione Iva tardiva: c’è tempo fino al 29 luglio

Non ho ancora presentato la dichiarazione Iva 2021, periodo d’imposta 2020. Posso ancora rimediare? A quanto ammontano le sanzioni da versare?

In base a quanto previsto dall’art. 2 DPR 332/98,

sono considerate valide le dichiarazioni presentate entro novanta giorni dalla scadenza del termine, salva restando l’applicazione delle sanzioni amministrative per il ritardo. Le dichiarazioni presentate con ritardo superiore a novanta giorni si considerano omesse, ma costituiscono, comunque, titolo per la riscossione delle imposte dovute in base agli imponibili in esse indicati e delle ritenute indicate dai sostituti d’imposta.

Tali indicazioni valgono anche per la dichiarazione Iva.

Entrando nello specifico, considerando che la scadenza ordinaria coincideva con la data del 30 aprile, c’è tempo fino al 29 luglio per presentare la dichiarazione Iva. Dichiarazione che pur considerata tardiva è pienamente valida.

Oltre a presentare la dichiarazione, sarà necessario versare gli interessi e la sanzione di 250 euro ridotta in ravvedimento operoso, ex art.13 del D.lgs472/1997, ad 1/10. Dunque, la sanzione da pagare è di 25 euro (circolare 42/e 2016).

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