Regime forfettario e indennità di maternità: impatti sul CFP

A breve presenterò istanza di richiesta del contributo a fondo perduto di cui al decreto Sostegni. Sono un avvocato, opero in regime forfettario. Nel 2020 ho percepito l’indennità di maternità. Detto ciò, ai fini della verifica della perdita di fatturato del 30%, necessaria per accedere al fondo perduto, devo considerare anche l’indennità di maternità? Fa fatturato?

In base all’art.70 del D.Lgs 151/2001,

alle libere professioniste, iscritte a una cassa di previdenza e assistenza di cui alla tabella D allegata al presente testo unico, e’ corrisposta un’indennita’ di maternita’ per i due mesi antecedenti la data del parto e i tre mesi successivi alla stessa. L’indennita’ di cui al comma 1 viene corrisposta in misura pari all’80 per cento di cinque dodicesimi del reddito percepito e denunciato ai fini fiscali dalla libera professionista nel secondo anno precedente a quello della domanda (..).

Anche alle altre lavoratrici autonome è riconosciuta un’indennità di maternità.

Detto ciò, per rispondere al suo quesito è necessario richiamare quanto chiarito dall’Agenzia delle entrate nella circolare n°15/E della scorsa settimana.

In tale sede è stato chiarito che: l’indennità di maternità non costituisce ricavo o compenso(..). Ne consegue che, anche se le somme di cui si tratta fossero state oggetto in via volontaria di fatturazione, le stesse non sono da includere nella nozione di fatturato di cui al comma 4 dell’articolo 1 del decreto sostegni e neppure fra i ricavi da considerare ai fini dell’accesso al contributo, poiché la loro rilevazione tra le somme fatturate non sono riconducibili ad alcun compenso.

Attenzione, ciò non significa che sull’indennità di maternità non si pagano le tasse. Infatti, costituiscono redditi tassabili. Si veda a tal proposito la circolare n°17/e 2012.

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