Bonus Investimenti al Sud. Serve il modello CIM 2023

Un’impresa nel corso del 2023 ha effettuato un investimento che potrebbe rientrare nel c.d. bonus Sud, commi 98-108 della L.n° 208/2015.  Detto ciò, ai fini della richiesta del credito d’imposta, nella compilazione del modello CIM, è possibile indicare come inizio investimento una data antecedente al 2023, posto che il contratto di fornitura dei beni risale al 2022?

Il quesito verte sulla scelta del modello di comunicazione da trasmettere all’Agenzia delle entrate per richiedere il credito d’imposta per gli investimenti al Sud, commi 98-108 della L.n° 208/2015.  Ebbene la scelta è tra il modello CIM 17 (vecchio modello di comunicazione) e il modello CIM 23 (nuovo modello come da provvedimento Prot. n. 188347/2023 del 1° giugno 2023).

A tal proposito, l’Agenzia delle entrate ha avuto modo di chiare che:

Per le acquisizioni di beni agevolabili effettuate dal 1° gennaio 2023, nella colonna 6 del rigo A2 del quadro A del nuovo modello di comunicazione per la fruizione del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno (mod. CIM23) va indicata la data inziale del progetto di investimento (ossia la data del primo impegno giuridicamente vincolante) anche se anteriore al 1° gennaio 2023.

Dunque, sarà necessario presentare il modello CIM 23. Seguendo tali indicazioni di compilazione.

E’ utile ricordare che il credito d’imposta per investimenti al Sud è stato sostituito, con effetti dal 1° gennaio 2024 dal credito d’imposta previsto per la c.d ZES unica, che comprende i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna.

Si è in attesa del decreto del ministero per gli Affari europei, il sud, le politiche di coesione e il Pnrr, da adottare di concerto con il Mef, per la definizione delle disposizioni attuative del nuovo bonus.