Sconto IMU comodato: vale anche per il figlio della moglie?

Mi sono da poco sposato con la mia compagna. Quest’ultima ha già un figlio avuto da una precedente relazione, il quale vive ed abita con noi (è nel nostro nucleo familiare). Io sono proprietario esclusivo di altro immobile di categoria catastale A/2 che vorrei cedere in comodato d’uso gratuito al predetto figlio della mia nuova moglie. Sono a chiedere se potrò, comunque, godere dello sconto IMU del 50% su detto immobile previsto per le case date in comodato ai figli.

La lett. c) del comma 747 Legge di bilancio 2020, riconosce un abbattimento del 50% della base imponibile IMU per le unità immobiliari (fatta eccezione per quelle di lusso, ossia classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9) concesse in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado a condizione che

  • il comodatario utilizzi l’immobile, ricevuto in comodato, come propria abitazione principale
  • il contratto di comodato (scritto o verbale) sia registrato all’Agenzia delle Entrate
  • il comodante possieda una sola abitazione in Italia e risieda anagraficamente nonché dimori abitualmente nello stesso comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato.

Le citate condizioni deve essere tutte verificate al fine dei godere dello sconto.

Tuttavia, il beneficio si applica anche nel caso in cui il comodante, oltre all’immobile concesso in comodato, possieda nello stesso comune un altro immobile adibito a propria abitazione principale di categoria catastale non di lusso (quindi diversa da A/1, A/8 e A/9).

Espressamente la normativa dice che il beneficio si applica laddove il comodato interviene tra “parenti in linea retta entro il primo grado”, quindi tra genitori e figli. Presupposto dell’agevolazione, dunque, è la sussistenza di un “rapporto di parentela“, che nel caso oggetto del quesito non sussiste tra il lettore ed il figlio dell’attuale moglie.

In conclusione il lettore non potrà godere dello sconto IMU del 50%. Discorso diverso, invece, sarebbe nel caso in cui il lettore adotterebbe o riconocerebbe legalmente il figlio della moglie. In questo caso, infatti, si instaurerebbe quel vincolo di parentela presupposto del beneficio.

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