Sono il titolare di una farmacia che oltre alla vendita di farmaci da banco o su ricetta, offre una serie di servizi sanitari alla propria clientela. Detto ciò, ho sentito dire che il DL 145/2023, in materia di invio dei dati di spesa sanitaria al sistema T.S., ha apportato delle modiche.
Considerata la complessità della materia, sono qui a chiedere cosa cambierà dal punto di vista operativo per noi operatoti al “dettaglio”?
L’art.4-quinquies del DL 145/2023, post conversione in legge, dispone l’abrogazione dell’obbligo, previsto a decorrere dal 1° gennaio 2024 dall’articolo 2, comma 6-quater, secondo periodo, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, per i soggetti tenuti all’invio dei dati al Sistema tessera sanitaria, ai fini dell’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata. Facciamo riferimento all’obbligo di registrazione dei corrispettivi giornalieri esclusivamente mediante la memorizzazione elettronica e di trasmissione telematica dei dati relativi a tutti i corrispettivi giornalieri al Sistema tessera sanitaria (comma 3).
Le farmacie sono tenute ad inviare al S.T.S. i dati delle spese sanitarie detraibili pagate nel corso dell’anno dai propri clienti. Il S.T.S. mette questi dati a disposizione dell’Agenzia delle entrate che le inserisce nella dichiarazione precompilata dei contribuenti a cui sono riconducibili le spese.
Detto ciò, in base all’articolo articolo 2, comma 6-quater, secondo periodo, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, dal 1° gennaio 2024 l’invio dei dati di spesa sanitaria sarebbe dovuto avvenire esclusivamente mediante la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati relativi a tutti i corrispettivi giornalieri diretttamente al Sistema tessera Sanitaria. Dunque tramite registratore telematico. Di conseguenza, entro la data citata i Registratori telematici avrebbero dovuto essere adeguati al fine di inviare i dati direttamente al S.T.S.
Da qui, l’intervento del decreto Anticipi che trasforma l’obbligo in parola in opzione. Nei fatti le farmacie e gli altri operatori sanitari che quotidianamente hanno a che fare con “scontrini”, potranno inviare i dati al STS tramite i canali a oggi in uso.