Le avventure del sig. Rossi – Rinuncia al bonus 200 euro pensionati

La madre del sig. Rossi è pensionata. Ha un bel reddito annuo (si aggira intorno ai 40.000 euro). Il sig. Rossi è venuto a conoscenza del bonus 200 euro pensionati previsto dal decreto Aiuti. Ha letto che sarà pagato in automatico all’INPS (senza necessità di domanda) ma che spetta a chi nel 2021 ha avuto un reddito (personale) non superiore a 35.000 euro. Questi vorrebbe evitare che la madre lo percepisca, ossia che l’INPS lo paghi e poi, fatti i dovuti controlli, lo richieda indietro.

Si reca ad un CAF per fare la rinuncia per conto della madre, ma l’operatore gli dice che non c’è una procedura INPS per rinunciare al bonus. Secondo l’operatore, la procedura prevede che l’INPS paga, poi fa le dovute verifiche e se sono rispettati i requisiti chiederà la restituzione dei 200 euro.

Il sig. Rossi non convinto di questa risposta, si mette alla ricerca di informazioni dettagliate. Si imbatte nella Circolare INPS n. 73 del 2022 e qui, scopre che si può rinunciare al bonus 200 euro pensionati. Nel documento egli legge espressamente quanto segue:

Ove il soggetto, invece, riceva l’indennità come titolare di trattamento previdenziale e assistenziale ma sia consapevole che i redditi dell’anno 2021 una volta verificati, comporteranno la revoca del beneficio per superamento dei limiti di legge, può rinunciare all’indennità una tantum mediante specifica richiesta da inoltrare in via telematica con gli appositi canali messi a disposizione dell’Istituto per l’erogazione delle prestazioni.

Il sig. Rossi, quindi, si attiva per procedere in tal senso per conto della madre pensionata.

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