Ristoranti e bar con attività oltre la mezzanotte. Quante chiusure di cassa?

Un contribuente ha da poco rilevato un’attività di ristorazione e ha dei dubbi circa le gestione dell’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi, vedasi scontrini elettronici,  nei casi in cui la giornata lavorativa si protrae oltre la mezzanotte.

E’ possibile fare un’unica chiusura di cassa dopo la mezzanotte con imputazione di tutti i corrispettivi ai fini Iva al giorno di chiusura?

Innanzitutto individuiamo a livello normativo l’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi; la disciplina è contenuta nell’art. 2 comma 1 del d.lgs 127/2015. Obbligo che oramai riguarda la generalità degli esercenti al dettaglio, vedi art.22 del DPR 633/1972, salvo gli specifici casi di esonero previsti per legge.

Detto ciò, nel caso esposto, tornano utili  le indicazioni fornite dall’Agenzia delle entrate nelle specifiche tecniche relative alla trasmissione dei corrispettivi.

Ebbene, nella situazione di cui al quesito, posto che i dati dei corrispettivi trasmessi si considereranno riferiti alla data riportata nel campo dell’allegato “Allegato – Tipi Dati per i Corrispettivi– versione 7 – giugno 2020”, in caso di chiusura di cassa oltre le ore 24 del giorno di apertura, al fine di una corretta imputazione dei dati dei corrispettivi
e liquidazione IVA – soprattutto con riferimento ai giorni a cavallo del periodo di liquidazione – sarà quindi utile effettuare una prima chiusura di cassa entro le ore 24 del giorno di apertura.

Di conseguenza, saranno necessarie due distinte chiusure di cassa: una entro la mezzanotte per il giorno x e un’altra al termine del gg successivo x+1.

Tale indicazione è stata ribadita dall’Agenzia delle entrate nel corso  del 6° Forum Nazionale dei Commercialisti ed Esperti contabili di ItaliaOggi.

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